LA PERCEZIONE OLFATTIVA UN METODO DI CONOSCENZA DIMENTICATO
Carlo Carrà già nei primi anni del futurismo, nella febbrile ricerca del linguaggio totale intuisce la concorrenza delle diverse espressioni sensoriali e a proposito della percezione olfattiva così scrive:
“Se noi ci chiudiamo in una camera buia (in modo che il senso della vista non funzioni) con dei fiori, della benzina o con altre materie odorifere, il nostro spirito plastico elimina a poco a poco le sensazioni di ricordo e costruisce degl’insiemi plastici specialissimi e in perfetta rispondenza di qualità, di peso e di movimento con gli odori contenuti nella camera. Questi odori, mediante un processo oscuro, sono diventati forza-ambiente determinando quello stato d’animo che per noi pittori futuristi costituisce un puro insieme plastico.” (La pittura dei suoni, rumori e odori
11 agosto 1913
Carlo Carrà)
La corrispondenza tra i segni (mezzi) dell’espressione olfattiva, effluvi odorosi, e la ricezione (interpretazione) degli stessi, produce un’emozione originale e specifica implicita nelle naturali potenzialità del senso dell’olfatto.
Da almeno dieci anni La Profumeria Lidia Valentini (Maglie-Lecce) conduce un’appassionata ricerca sulle sinestesie olfattive di cui qui se ne illustra un percorso. [flagallery gid=18 name=”profumeria”]